Dal Costa Rica al Nevada e ritorno - Un viaggio lungo un anno (3): Primi Incontri

27 Novembre 2014 - un anno fa. 


Costa Rica, giorno 5. 






 In Costa Rica, appena fuori San José, sono tutti accoglienti e disponibili. Il motto è Pura Vida, anche se José Pablo - il nostro accompagnatore, ragazzo giovane, genuino, atletico e intellettuale ma anche in carriera e lettore di biografie di grandi statisti e pensatori di sinistra - non lo condivide. 
Pura Vida lo si dice anche come saluto o per rispondere a qualcuno che ti ha ringraziato per qualcosa che hai fatto. 



E così capita, in virtù dell'accoglienza e del Pura Vida, di finire nel piccolo centro abitato di Nueva Tronadora (uno dei villaggi che negli anni '70 vennero spostati dalla valle che doveva ospitare l'artificiale Lago Arenal) a mangiare tamales e bere caffè a casa della Signora Rosa, che prepara ancora il caffè con il metodo tradizionale: per colatura. 
I tamales qui si usa prepararli soprattutto per le feste, a Natale ad esempio, ma al nipote della Signora Rosa - che vive con lei - piacciono tanto e così Rosa, quando può, li prepara anche se non è festa. Anche per i passanti, che diventano avventori: tamales caldi, caffè appena colato, due chiacchiere con Rosa - timida e riservata - nell'attesa che il lungo rituale del caffè si esaurisca nella tazza, e offerta libera. Rifocillati si riparte, chiunque voi siate Rosa aprirà. 




Ugualmente capita, la sera, di passare per il piccolo villaggio di Los Angeles dove la famiglia di uno dei nostri accompagnatori è riunita a casa di amici. Non è una festa, è solo la fine di una giornata di lavoro qualsiasi. Grandi e piccoli, giovani e bambini, adolescenti, parenti, amici ed estranei accolti come gente di famiglia, tutti si riuniscono nel patio a parlare, discutere, trascorrere il tempo, bere, mangiare. Qualcuno, il pater familias, si dedica a dei lavori di casa aiutato da un giovane consanguineo di buona volontà: fiamma ossidrica, martello pneumatico o qualcosa di altrettanto rumoroso, mentre la vita della famiglia e degli amici tiene compagnia come un'eco. 
I bambini sono curiosi degli stranieri capitati a casa loro, ma soprattutto - come tutti i bambini del mondo - vogliono accoglierti e aprirti il loro mondo. Ecco allora il pappagallo di casa, devi prenderlo, devi accarezzarlo, non avere paura. Qui è normale come da noi un gatto o un cane. E poi la passeggiata assieme, all'atardecer di una Los Angeles tanto vicina e tanto lontana da quella più nota. Quando il tramonto è appena passato e la sera scivola lentamente nel buio.  






Il Costa Rica ha puntato molto sul rimboschimento, qualche decennio fa. Ma altrettanto ha puntato sullo sviluppo e la ricerca nelle energie rinnovabili: non tanto per salvaguardare l'ambiente, quanto per sfruttare al meglio le risorse del territorio. 
La regione del Guanacaste è lo specchio di questa scelta fatta nei lontani anni '40: idroelettrico, solare, eolico, geotermico. E il Costa Rica nel 2015 ha prodotto la sua energia quasi al 100% da fonti rinnovabili, diventando un esempio - o meglio un modello - a cui guardare. Non è mai troppo tardi. 

















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